Il mio medico curante mi prescrive una visita specialistica o un esame diagnostico, ad esempio una TAC o una ecografia. Che faccio? Siamo in Italia e per fortuna abbiamo un Sistema Nazionale Sanitario che copre la maggior parte delle spese sanitarie grazie alla tasse che ogni cittadino paga. Perciò, chiamo il call center della regione nella quale risiedo oppure, in molto casi ho la possibilitĆ di prenotare la visita o lāesame attraverso il portale del sistema sanitario regionale. Fino a qui tutto facile, tuttavia in molti casi quando si arriva al dunque ci si scontra con una realtĆ diversa, ovvero con liste dāattesa molto lunghe o addirittura bloccate (fonte Eurispes). GiĆ , addirittura bloccate, ovvero la ASL, raggiunta una soglia che non consente di gestire le prenotazioni entro certi limiti di attesa, non accetta più le prenotazioni e quindi non comunica alcuna data per lāerogazione del servizio.
COSA DICE LA LEGGE
La legge stabilisce fondamentalmente tre cose:
- Il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire la tutela della salute e lāaccesso ai servizi ( 1 del Decreto legislativo 29 Aprile 1998, n. 124);
- al paziente deve essere comunicata la data certa entro la quale potrĆ essere erogato il servizio richiesto;
- il tempo massimo di attesa previsto.
Perciò, il blocco delle liste di attesa non è autorizzato dalla legge!
QUALI SONO I TEMPI MASSIMI DI ATTESA
Sono di 30 giorni per le visite specialistiche e di 60 giorni per le visite diagnostiche strumentali.
Attenzione però che non tutte le visite e non tutti gli esami sono soggetti a queste tempistiche, qui troverete lāelenco.
Torniamo perciò alla nostra prenotazione. Lāoperatore ci comunica che lāesame diagnostico può essere effettuato tra 4 mesi, ovvero ben oltre i 60 giorni imposti dalla legge.
COSA POSSIAMO FARE? POSSIAMO RIVOLGERI A UNA STRUTTURA PRIVATA?
Possiamo far valere le nostre ragioni dicendo che abbiamo il diritto di accedere al servizio entro 2 mesi e con una data ben precisa. Possiamo quindi richiedere lāerogazione della prestazione in regime di libera professione al costo del ticket sanitario. Tale prestazione prende anche il nome di prestazione intramuraria o intramoenia.
Se anche cosƬ lāesame diagnostico non potrĆ essere erogato, allora abbiamo il diritto di rivolgerci a una struttura privata e chiedere successivamente il rimborso allāAzienda Sanitaria o allāAzienda Ospedaliera di riferimento.
A questo punto lāoperatore, se ben istruito, ci fornirĆ una alternativa, anche fuori regione e se non lāaccetteremo non avremo più il diritto di richiedere la prestazione come descritto sopra.
Essendo un processo burocratico, bisogna fare attenzione alla procedura che ĆØ necessario seguire. Per poter accedere a una prestazione intramuraria infatti ĆØ indispensabile dichiarare con chiarezza lāesame diagnostico prescritto (controllare prima che lāesame sia incluso nellāelenco di quelli per i quali sono previsti tempi massimi di attesa di 60 giorni); la data in cui lāASL ha fissato lāesame precisando che lāattesa ĆØ superiore ai 60 giorni; lāincompatibilitĆ dellāattesa rispetto allāurgenza della prestazione. Poi, nel modulo si richiederĆ che lāesame diagnostico venga eseguito in regime di libera professione al costo del ticket sanitario e che venga fornita immediata comunicazione in merito. Ultima cosa, questa procedura ĆØ valida solo per la prima visita specialistica o il primo esame diagnostico, non per le visite di controllo o gli esami di screening.
La ricetta del medico ci viene in aiuto per comprendere se il nostro esame ricade tra quelli che devono essere eseguiti entro 60 giorni. Infatti, se la Classe di PrioritĆ ĆØ D (si trova a destra nella ricetta), significa che la visita specialistica deve essere erogata entro 30 giorni e lāesame diagnostico entro 60 giorni.
Per vedere quali sono le Classi di PrioritĆ potete consultare il sito della Regione Lombardia, le Classi di PrioritĆ sono nazionali e quindi i codici hanno la stessa descrizione indipendentemente dalla Regione.
In conclusione, la nostra personale opinione ĆØ che siamo fortunati ad avere un Sistema Sanitario Nazionale che copre, attraverso le nostre tasse, la maggior parte delle prestazioni sanitarie; in altri paesi ĆØ necessario avere una assicurazione che copre le spese e lāaccesso alle cure ĆØ senzāaltro meno democratico. Eā vero, ci sono molte disparitĆ in termini di qualitĆ del servizio da Regione a Regione ma ĆØ anche vero che siamo liberi di muoverci e di scegliere dove farci curare senza troppe limitazioni. Poi, abbiamo imparato che le prestazioni devono essere erogate entro certi tempi e che abbiamo gli strumenti per far valere i nostri diritti, bisogna però, per prima cosa, conoscerli!
In questo video sono riassunti i punti essenziali di come comportarsi per richiedere un esame o visita specialistica in intramoenia. Buona visione!