E’ un dolore indescrivibile vedere il proprio figlio malato e ad aggravare il dolore è la mancanza di conoscenza del motivo. Purtroppo è quanto succede ai genitori dei bambini affetti da autismo che vedevano nella vaccinazione la causa della malattia del proprio bambino. E’ del 28 Gennaio 2019 una sentenza della Cassazione che sancisce definitivamente (avvalendosi di dati scientifici) che i vaccini non sono la causa dell’autismo.
Ma da dove parte questa ipotesi di relazione tra le vaccinazioni e l’autismo?
E’ dal 1998, anno della pubblicazione di un articolo su “Lancet” da parte di un gruppo di ricercatori del Royal Free Hospital di Hampsted, che la comunità scientifica e l’opinione pubblica si dibatte sulla questione: i vaccini causano l’autismo?
Voi che ne pensate?
Io, penso che prima di esprimere una opinione ci si dovrebbe informare e non lanciarsi in battaglie a favore o contro i vaccini. Ma partiamo dall’inizio. Come ho già scritto tutto inizia nel 1998 ed inizia nel reparto di gastroenterologia dell’ospedale di Hampsted vicino Londra. Andrew Wakefield nota in 12 bambini disturbi legati allo sviluppo, di questi, 8 erano stati recentemente vaccinati con un vaccino trivalente (morbillo, parotite e rosolia). Nell’articolo, Wakefield mette in relazione questi due eventi e si scaglia contro la vaccinazione trivalente.
Onestamente ci sono alcune cose che non quadrano: il medico che fa queste correlazioni è un gastroenterologo, mi aspetterei il parere di un neurologo e di un infettivologo che mi sembrano specialisti più qualificati per tirare una conclusione di quel genere. L’osservazione si basa su un numero ristrettissimo di bambini, numero che non ha nessun valore statistico. In ultimo, è stato scoperto pochi anni dopo che Wakefield, prima della pubblicazione dell’articolo, aveva stipulato un contratto come consulente con uno studio legale nell’ambito della pianificazione di una class action speculativa. Ovvero il medico doveva lanciare un allarme vaccini e l’avvocato avrebbe riunito il maggior numero di persone che avrebbe preteso i danni dallo Stato o dalle case farmaceutiche. Tutti ci guadagnavano…tranne la tutela della salute!
Tra l’altro Wakefield nel 1997 aveva registrato dei prodotti farmaceutici, tra cui un vaccino per il morbillo e un trattamento per l’autismo. Che casualità!
Si parla sempre di Wakefield, ma qualcuno ha mai dimostrato scientificamente la relazione tra vaccini e autismo? In tanti ci hanno provato ma nessuno ha mai prodotto evidenze scientifiche. A questo punto ci si potrebbe chiedere se ci sono studi che dimostrano il contrario, ovvero che non c’è relazione tra vaccini e autismo. Direi di sì. Ne posso portare a esempio uno. Solo uno, direte voi? Vi porto l’esempio di quello più significativo.
Uno studio su 95000 bambini (avete letto bene, non 12 ma 95000!), di cui 15000 vaccinati e 2000 considerati ad alto rischio in quanto nati in famiglie con almeno un bambino con sindrome autistica. Risultato? Nessuna correlazione, ovvero la probabilità di insorgenza dell’autismo è uguale tra bambini vaccinati e non vaccinati.
Questo studio è stato possibile grazie alla condivisione di dati provenienti da tutti gli Stati Uniti e questo è uno dei grandi passi avanti che l’informatica consente di fare alla medicina che tradizionalmente ha incontrato sempre difficoltà a sviluppare studi su larga scala per i costi associati.
Concludo dicendo di nuovo che vedere il proprio figlio ammalato di qualcosa del quale non si conosce l’origine e la cura, è un dolore terribile ma non si dovrebbe nemmeno cercare a tutti i costi un colpevole fidandosi di persone senza scrupoli che hanno a cura solo i propri interessi (il metodo Stamina insegna!).
Ecco un video nel quale viene spiegata molto bene la mancanza di relazione tra vaccini e autismo.