Uno degli scopi di Science4life.it è di fornire indicazioni sui centri di eccellenza in Italia. I motivi sono molteplici: per informare in quali ospedali si offrono le migliori cure per una determinata patologia; per dare maggiore visibilità agli ospedali o centri cura di punta nel nostro Paese; per far capire che anche in Italia, la ricerca in campo medico è di altissimo livello.
In questo articolo vogliamo scrivere di un tumore che colpisce i bambini, in particolare colpisce delle cellule presenti nel sistema nervoso simpatico, i neuroblasti e dai cui prende il nome: NEUROBLASTOMA.
Si tratta del cancro più comune tra i bambini sotto i 5 anni e rappresenta circa il 7% di tutti i tumori registrati nella fascia di età 0-14 anni.
I neuroblasti sono cellule immature o in fase di sviluppo e per questa loro caratteristica si trovano in tutto l’organismo, dalle ghiandole surrenali, al collo, torace o colonna vertebrale. Se funzionano a dovere è un bene che si diffondano in questo modo ma se si ammalano diventa un grande problema fare una diagnosi precoce proprio per la loro grande diffusione. Purtroppo, più della metà dei piccoli pazienti ai quali è diagnosticato il neuroblastoma, questo si trova già in forma metastatica, ovvero le cellule tumorali si sono già diffuse in altri organi e quindi la cura diventa più difficile.
Ma torniamo al centro di eccellenza.
Si tratta dell’ISTITUTO GASLINI di Genova, non a caso il suo motto è “curiamo i bambini”. Dal 1979 l’Istituto Gaslini è il centro di riferimento nazionale per la diagnosi e cura del neuroblastoma. Lo scorso Settembre è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Regione Liguria, l’Istituto Gaslini e la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Lo scopo di questa unione di forze è quello di accelerare la ricerca medico-scientifica che porti a una diagnosi precoce e a una cura che ancora oggi non c’è.
Come ho scritto l’Istituto Gaslini è all’avanguardia. Infatti, i suoi ricercatori insieme a un team internazionale, hanno sviluppato un nuovo farmaco che da Luglio 2018 è stato reso disponibile come farmaco innovativo oncologico e come tale rimborsabile. Un grosso aiuto alle famiglie già colpite da un evento così drammatico e che arriva da un percorso di quasi venti anni di studi. Si tratta di un farmaco che si basa su anticorpo monoclonale, ovvero fa parte di quella categoria definita di immunoterapici (ne parliamo in questo articolo).
Il farmaco è in grado migliorare di circa il 10% l’efficacia delle cure, può sembrare poco ma per una malattia con tale indice di mortalità è un grande successo che sarà sicuramente migliorato dagli studi che verranno condotti grazie ai fondi resi disponibili dal protocollo d’intesa.
Dobbiamo essere orgogliosi di avere Centri di Cura di tale livello che non servono solo il territorio limitrofo ma fungono da centri di riferimento per tutto il territorio nazionale.
Un breve video che vi invito a guardare e che merita di essere condiviso.
Articolo motlo bello su un ospedale straordinario. Ho avuto la sfortuna/fortuna di doverlo utilizzare e devo dire che si tratta di un istituto straordinario di gente straordinaria. Bello che se ne parli
Grazie. E’ sicuramente un fiore all’occhiello della sanità pubblica italiana e va valorizzato. Se vuole contribuire condivida l’articolo. Grazie