Un tumore maligno della colonna vertebrale, una geniale intuizione e una equipe medica di eccellenza, come quella dell’Istituto Rizzoli di Bologna, grazie all’intuizione del Professor Gasbarrini. E’ così che è stato fatto il primo trapianto di vertebre al mondo. Ma andiamo con ordine e cominciamo a capire che cos’è il Cordoma e come si è arrivati a questa innovativa soluzione.
Il Cordoma, un tumore maligno della colonna vertebrale
Si tratta di un tumore raro e piuttosto aggressivo che si “mangia” letteralmente l’osso provocando fortissimi dolori. Inoltre, questa neoplasia è resistente alla chemioterapia e spesso, purtroppo, l’epilogo per il paziente è la paralisi.
Quali sono le soluzioni?
La migliore soluzione disponibile a oggi è la rimozione chirurgica della vertebra attaccata dal tumore e la sua sostituzione con una vertebra artificiale. Ad esempio una vertebra stampata in 3D e dove i materiali utilizzati sono il titanio o il carbonio. Oppure si sostituisce con la parte lunga del femore, diafisi, da donatore deceduto.
All’Istituto Rizzoli di Bologna, hanno utilizzato un approccio innovativo, il trapianto di vertebra da donatore deceduto.
Molti sanno che il trapianto d’organo è un processo complesso, che implica la compatibilità tra donatore e ricevente e anche la velocità nell’esecuzione del trapianto che deve essere eseguito entro poche ore dal decesso del donatore. Un trapianto di vertebre non era mai stato eseguito prima. L’intuizione che potesse essere fatto è venuta al Professor Gasbarrini, Direttore della Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo dell’Ospedale Rizzoli, una eccellenza nel trattamento di tumori rari muscolo-scheletrici.
Come si è arrivati al trapianto di vertebra?
La Banca del tessuto muscolo-scheletrico dell’Emilia Romagna ha sede al Rizzoli. Il compito della banca è quello di conservare tessuti ossei, generalmente parti di femore e bacino. Mai a nessuno era venuto in mente di conservare anche le vertebre, forse pensando che fosse inutile o forse perché nessuno lo aveva mai richiesto. Ed ecco l’intuizione del Professor Gasbarrini e poi la “fortuna” di avere un paziente idoneo al trapianto e soprattutto consenziente ad essere il primo al mondo! Si tratta di un uomo di 77 anni con un cordoma non trattabile.
Quali sono i vantaggi del trapianto di vertebre?
Le attuali protesi artificiali portano con se un problema non da poco, ovvero rendono inefficace l’approccio radioterapico e quindi salvano temporaneamente il paziente ma lo condannano a non essere più trattato. Il trapianto di vertebre è un approccio biologico, simile al trapianto da femore ma più efficace poiché c’è una migliore compatibilità, elasticità ossea e fusione ottimale con la colonna vertebrale.
A Bologna, in 12 ore hanno eseguito l’intervento di vertebrectomia, nel quale hanno sostituito due vertebre del paziente (T12 e L1) con 4 vertebre del donatore in quanto sono stati eliminati anche i dischi intervertebrali del ricevente.
L’intervento è stato eseguito il 6 Settembre 2019 e dopo quindici giorni di controllo post-operatorio, il paziente ha iniziato la fisioterapia. Ora cammina di nuovo e ha ritrovato una buona qualità della vita.
Questo è un esempio di Eccellenza Italiana nella ricerca e nella clinica e anche di grande capacità di individuare sinergie tra competenze e strutture diverse.
In questo breve video una intervista al Professor Gasbarrini:
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