Tamponi, test rapidi, Tac e Radiografie per diagnosticare l’infezione da SARS-CoV-2. Tanti modi ma risultati diversi. Cosa usare quindi e quando?
Insieme a Covid-19 sono entrati nelle case degli Italiani alcuni termini nuovi che dai non addetti ai lavori sono utilizzati in maniera impropria. Partiamo dai famosi tamponi.
Test tramite tamponi: minimo due ore per i risultati
Innanzitutto chiariamo che il tampone è solo uno strumento di prelievo, non analizza il campione ed è simile a un cotton fioc. Sarebbe quindi più corretto dire “test tramite tampone”. I tamponi sono prodotti da diverse aziende nel mondo e una delle più importanti è la Copan di Brescia (qui potete vederne alcuni esempi). Attraverso il tampone si preleva il campione naso-faringeo, ovvero il muco che si trova nella parte profonda della gola e delle cavità nasali. In alcuni casi si può prelevare il campione direttamente dall’escreato del paziente ma poiché uno dei sintomi di Covid-19 è la tosse secca, è difficile che ci sia del catarro da prelevare.
La procedura prosegue chiudendo il tampone in un apposito astuccio che contiene un liquido che preserva il campione e quindi si porta il tampone in laboratorio per eseguire il test vero e proprio.
L’addetto all’analisi, generalmente un biologo o un tecnico di laboratorio specializzato, deve prima estrarre la molecola virale che si chiama RNA (acido ribonucleico) che appartiene al virus e lo fa con un kit apposito e certificato. Una volta isolato l’RNA, si passa alla fase successiva che consiste nell’individuare al presenza di SARS-CoV-2 che è responsabile dell’infezione Covid-19. Già perché sintomi simili potrebbero essere dovuti al classico virus influenzale e lo vogliamo escludere. Questa parte di analisi finale viene eseguita con una tecnica chiamata PCR quantitativa ed eseguita su una strumentazione specifica.
Tutta questa procedura, dal prelievo all’esito, può durare minimo 2 ore ma se il laboratorio deve analizzare tanti tamponi ogni giorno, l’attesa può essere molto più lunga. Per esperienza diretta, tutti i laboratori di riferimento in Italia e all’estero si stanno attrezzando con strumenti automatici per accelerare al massimo la procedura e dare risposte nel minor tempo possibile.
Test rapidi … non molto attendibili
Sono dei test che si basano sul prelievo di una gocciolina di sangue e l’analisi degli anticorpi che il nostro sistema immunitario produce in risposta a una infezione. Si possono eseguire anche in farmacia e danno una risposta in pochi minuti, un po’ come un test di gravidanza, risposta positiva o negativa, niente di più.
Tuttavia, ci sono diverse perplessità su questi test, come si legge in un comunicato di Federfarma che sconsiglia il loro utilizzo, poiché l’identificazione degli anticorpi IgG e IgM (immunoglobuline di tipo G e M) diretti verso il virus SARS-CoV-2 non sono in grado di fornire risultati sufficientemente attendibili e non possono sostituire il test molecolare per l’individuazione del virus.
Tac e Radiografie (Rx) utili solo in parte
Tac e radiografie possono rilevare la presenza di una polmonite ma NON distinguono tra una polmonite da Covid-19 o causata da altri virus o agenti come la clamidia o il micoplasma, perché non c’è alcuna differenza a livello di esiti polmonari. Perciò, fare uno screening con la Tac darebbe solo false sicurezze alla persona, poiché potrebbe risultare negativa alla Tac ma avere il virus in circolo e quindi essere infetta.
Per ora meglio evitare i tanto auspicati “test a tappeto”
Molti si chiedono perché non utilizzare i test rapidi a tappeto vista la loro velocità e facilità di utilizzo. I motivi sono i seguenti:
- i test rapidi NON forniscono una risposta sulla presenza del virus in quanto rilevano solo la presenza degli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta all’infezione da SARS-CoV-2;
- i test rapidi NON dicono se la persona è infetta;
- se la persona è negativa al test rapido, ovvero non ha sviluppato gli anticorpi contro l’infezione, non è detto che non sia infettiva (il tempo di incubazione del virus è anche di 14 giorni, durante questo periodo di tempo il nostro organismo non produce anticorpi), quindi ci troveremmo di fronte ai così detti falsi negativi;
- i test rapidi attualmente disponibili in commercio NON sono attendibili al 100%.
In conclusione
Gli unici test affidabili per l’identificazione del virus nella persona, sono i test tramite tampone che possono rilevare la presenza di SARS-CoV-2 poco dopo l’avvenuta infezione.
I test possono essere fatti solo da laboratori accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale e indicati solo dal personale medico.
In caso il paziente positivo non abbia più sintomi, prima di poter essere definito non contagioso, deve essere sottoposto a due ulteriori test tramite tampone a distanza di 24 ore l’uno dall’altro per escludere un falso negativo.
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