Il caldo dovrebbe essere un nostro alleato contro il coronavirus ma ci costringerà anche ad accendere i condizionatori. Quanto i condizionatori potrebbero aumentare la circolazione del virus?

Se ne parla da qualche settimana ma nessuno ha ancora le idee chiare su quanto i condizionatori o meglio l’aria condizionata potrebbero aumentare il rischio di infezione.

I virologi hanno opinioni diverse. Secondo la Prof.ssa Ilaria Capua, Direttore di “One Health Center of Excellence for Research and Training” all’Università della Florida, l’aria condizionata può veicolare il coronavirus e quindi invita ad utilizzarla con cautela e invita anche gli anziani a fare attenzione quando andranno nei centri commerciali per cercare un po’ di fresco.

E’ di opinione diversa il dott. Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e responsabile coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche Puglia, che invece punta l’attenzione sul fatto che è più pericoloso un colpo di calore ed è anche più probabile in base alle conoscenze attuali.

Diversi studi hanno dimostrato che SARS-CoV-2 può rimanere nell’aria per un certo periodo di tempo e si può spostare attraverso le goccioline di saliva o dello sternuto (qui per approfondimenti). Il dubbio è se può essere immesso dall’esterno in un ambiente condizionato attraverso l’impianto di condizionamento, oppure se la stessa ventilazione degli split possa facilitare il movimento delle goccioline (droplets) e di conseguenza del virus.

La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), si è espressa sull’argomento dando alcune indicazioni sul buon uso degli impianti di condizionamento sia casalinghi che degli ambienti commerciali.

Filtri del condizionatore

Tra poco accenderemo i condizionatori, è buona norma, indipendentemente dal coronavirus, smontare i filtri e pulirli con acqua e sapone. Pulire le parti esposte dello split con un prodotto igienizzante.

Motori esterni

Sono quelli più esposti allo sporco e alla crescita di funghi e batteri, soprattutto se si trovano in un ambiente umido. In genere si consiglia di far effettuare questa manutenzione da tecnici specializzati che utilizzino un sistema di sanificazione certificato.

Impianti canalizzati

Sono i più difficili da sanificare e quindi si consiglia di affidarsi a dei tecnici specializzati e certificati. Inoltre, sono quelli più presenti negli ambienti aperti al pubblico e quindi con maggiore rischio per la comunità.

Impianti multizona

Sono anche questi generalmente molto diffusi negli ambienti commerciali e negli uffici aperti al pubblico e quindi devono essere manutenzionati da personale qualificato.

In ultimo la SIMA consiglia di evitare di direzionare i flussi d’aria dei condizionatori dall’alto verso il basso e soprattutto verso le persone e di aerare le stanze periodicamente per consentire il ricambio d’aria.

Come al solito il buon senso è il miglior consigliere. Se un anziano non ha il condizionatore a casa e la temperatura in casa è tale da fargli rischiare un colpo di calore, dovrebbe cercare di rinfrescarsi a casa facendo una doccia con acqua tiepida e se proprio non può farne a meno andare in un centro commerciale anche per una questione di contatto sociale ma sempre mantenendo la distanza fisica dalle altre persone.

 

This post is also available in: English

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here