Si fa presto a dire “test sierologico” ma non tutti i test di questo tipo sono uguali e soprattutto ugualmente affidabili. Abbiamo fatto un test rapido per far vedere come funziona e quali sono i risultati possibili di un kit che si può  trovare in farmacia. Il risultato è nel video in fondo all’articolo!

I test sierologici o anticorpali sono diversi dai test che utilizzano il tampone naso-faringeo (leggi qui per approfondimenti) e sono potenzialmente molto utili nella fase di monitoraggio dei pazienti che sono risultati positivi al test tramite tampone (test molecolare) e sono in quarantena.

I test sierologici o anticorpali, possono essere qualitativi o quantitativi. I qualitativi sono i così detti test rapidi, mentre i quantitativi si eseguono con saggi ELISA o in chemiluminescenza, ovvero con metodiche di laboratorio che vanno eseguite da personale specializzato.

Spieghiamo più nel dettaglio come funziona un test sierologico qualitativo.

Abbiamo detto che sono i così detti test rapidi, ovvero quei test che in pochi minuti mi dicono se ho sviluppato degli anticorpi, chiamati IgG o IgM, che dimostrano la presenza dell’infezione (le IgM) o la mia immunizzazione (le IgG). Sono test molto pratici per i quali basta una goccia di sangue proveniente dalla puntura di un dito, infatti sono anche definiti test pungi dito. La goccia di sangue deve essere depositata in una “cassetta” e poi va aggiunto un apposito liquido (buffer) che consente la migrazione del sangue lungo una strisciolina di una carta particolare sulla quale avviene la reazione anticorpale. Questa reazione si evidenzia con delle bande, una banda per le IgG e una banda per le IgM (vedi il video allegato).

Si tratta di un sistema ancora di bassa affidabilità e quindi può rilevare falsi negativi, ovvero nessuna risposta ma il paziente ha il coronavirus. Il falso negativo si può presentare ad esempio perché la risposta anticorpale è ancora al di sotto del limite di rilevazione del test rapido, oppure per il test non è abbastanza specifico e quindi non individua sempre SARS-CoV-2. Il test rapido può anche dare falsi positivi, ovvero compaiono le bande delle IgG o delle IgM ma la risposta anticorpale può essere diretta a uno dei tanti coronavirus che circolano nel nostro ambiente e sono responsabili ad esempio di alcune forme di raffreddore.

Non esistono test rapidi affidabili al 100%, addirittura, all’inizio della pandemia SARS-CoV-2, ci sono stati vari casi di ritiro dal commercio di test rapidi che si sono dimostrati inaffidabili oltre il 50%. Ora la situazione è migliorata ma l’affidabilità è intorno all’80-85%.

Test sierologici quantitativi

Come già detto, sono test che si eseguono in laboratorio e sono altamente specifici nel riconoscere SARS-CoV-2. Inoltre, sono in grado di identificare i così detti “anticorpi neutralizzanti”. Questi anticorpi si identificano con un “test di neutralizzazione”, mediante cui si fa in modo che un virus infetti una coltura cellulare nella quale sono espressi gli anticorpi contro quello stesso virus, nel nostro caso SARS-CoV-2. In caso di mancanza di infezione si desume che gli anticorpi siano neutralizzanti e quindi proteggono il paziente dall’infezione.

Da qui è partito il “Progetto sierologia Covid-19” del quale ho parlato in un recente articolo.

Tornando ai test rapidi, ho voluto provarne uno e nel video che trovate qui di seguito, potete vedere in pochi minuti come si svolge tutto il test e anche il risultato!

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