Oggi, 27 Dicembre 2020, in Italia è cominciata la somministrazione del vaccino anti Covid-19. Quali sono i rischi? I vaccini a mRNA sono davvero pericolosi o dovremmo preoccuparci per gli effetti indesiderati di altri farmaci?
Molte nazioni prima dell’Italia hanno cominciato la somministrazione del vaccino anti-Covid-19 della Pfizer-BioNTech e al 24 Dicembre, oltre 3,5 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose del vaccino nel mondo. Le prime dosi sono già state somministrate in USA, Regno Unito, Russia, Cina, Israele, Bahrain, Canada (qui per i dati completi).
Molti si chiedono quali siano i pericoli associati ai vaccini anti Covid-19 e in particolare al vaccino Comirnaty della Pfizer-BioNTech che si basa sulla recente tecnologia a mRNA.
LE 35 RISPOSTE DELL’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco)
L’AIFA ha reso disponibile un elenco di 35 domande alle quali risponde. Questo è un estratto delle più significative (qui per l’elenco completo).
– Che cos’è e a cosa serve?
Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina, proteina Spike, presente su SARS-CoV-2. Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.
– Come agisce?
Il vaccino stimola la risposta immunitaria causando la produzione di anticorpi contro la proteina di superficie, denominata Spike, che agisce come una chiave permettendo l’accesso del virus nelle cellule umane. L’mRNA del vaccino si degrada poco dopo la vaccinazione.
– La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto?
Grazie agli ingenti fondi stanziati dai governi (USA e Unione Europea in testa), è stato possibile accelerare la ricerca, reclutare un numero dieci volte superiore agli standard di studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini ma sempre nel rispetto delle fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza del vaccino. I tempi brevi che hanno portato alla registrazione rapida sono stati resi possibili grazie alle ricerche già condotte da molti anni sui vaccini a RNA, alle grandi risorse umane ed economiche messe a disposizione in tempi rapidissimi e alla valutazione delle agenzie regolatorie dei risultati ottenuti man mano che questi venivano prodotti e non, come si usa fare, soltanto quando tutti gli studi sono completati. Queste semplici misure hanno portato a risparmiare anni sui tempi di approvazione (qui per approfondimenti).
– La protezione è efficace subito dopo l’iniezione?
No, l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose. Questo significa che i primi risultati, in termini di immunità di gregge, si potranno vedere solo tra alcuni mesi.
– Il vaccino può provocare la malattia Covid-19 o altre alterazioni genetiche?
Questo vaccino non utilizza virus attivi, ma solo una componente genetica (mRNA) che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici. Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò il vaccino non può causare malattie. L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve e non contiene altre sequenze geniche.
– Le persone vaccinate possono trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?
Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19 (qui per approfondimenti).
– Quali reazioni avverse sono state osservate?
Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono state in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000.
– Quali reazioni avverse gravi sono state osservate durante la sperimentazione?
L’unica reazione avversa severa più frequente nei vaccinati che nel gruppo placebo è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Si tratta, comunque, di una patologia benigna che guarisce da sola. In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose. Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni avverse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione.
– Chi sviluppa una reazione avversa alla somministrazione a chi lo può comunicare?
La segnalazione di una qualsiasi reazione alla somministrazione del vaccino può essere fatta al proprio medico di famiglia o alla ASL di appartenenza, così come per tutte le altre reazioni avverse a qualunque farmaco, secondo il sistema nazionale di farmacovigilanza attivo da tempo in tutto il Paese. Inoltre, chiunque può segnalare in prima persona una reazione avversa da vaccino utilizzando i moduli pubblicati sul sito AIFA: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
– E’ stata segnalata una nuova variante del virus SARS-CoV-2: il vaccino sarà efficace anche verso questa nuova variante?
I virus a RNA come SARS-CoV-2 sono soggetti a frequenti mutazioni, la maggioranza delle quali non altera significativamente l’assetto e le componenti del virus. Migliaia di varianti di SARS-CoV-2 sono state segnalate nel 2020, ma finora queste varianti non hanno alterato il comportamento naturale del virus. La variante segnalata in Inghilterra è il risultato di una serie di mutazioni di proteine della superfice del virus e sono in corso valutazioni sugli effetti che queste possono avere sull’andamento dell’epidemia, mentre appare improbabile un effetto negativo sulla vaccinazione.
– Chi ha già avuto una infezione da Covid-19, confermata, deve o può vaccinarsi?
La vaccinazione non contrasta con una precedente infezione da COVID-19, anzi potenzia la sua memoria immunitaria, per cui non è utile alcun test prima della vaccinazione. Tuttavia, coloro che hanno avuto una diagnosi di positività a COVID-19 non necessitano di una vaccinazione nella prima fase della campagna vaccinale, mentre potrebbe essere considerata quando si otterranno dati sulla durata della protezione immunitaria.
UN PO’ DI DATI SUI VACCINI
A causa della pandemia tutti, inclusi i mass media, sono estremamente concentrati sugli eventuali rischi dovuti alla vaccinazione, tuttavia, ci sono farmaci che assumiamo molto più frequentemente che hanno effetti indesiderati importanti ma che sono passati in secondo piano nonostante causino molte morti accertate e non “possibili” come succede per i vaccini.
Inoltre, va ricordato che i vaccini hanno sconfitto malattie terribili, come il vaiolo e il tetano neonatale, e ne hanno reso rare molte altre, come la difterite e la polio. Quest’ultima, ad esempio, ha visto diminuire il numero di casi nel mondo da 350.000 nel 1988 a 33 nel 2018 (l’Italia e la Regione europea dell’OMS sono oramai polio free) e anche la mortalità per morbillo è stata drasticamente ridotta: dai 550.000 morti nel 2000 ai circa 90.000 nel 2016, ben l’84% in meno. A livello globale, è stato stimato che le vaccinazioni prevengono ogni anno fino a 3 milioni di decessi (7.000 al giorno) (fonte ISS).
Tutti i farmaci hanno effetti indesiderati, in particolare vorrei portare all’attenzione gli effetti degli antibiotici. Secondo il principio della selezione naturale, l’utilizzo eccessivo di antibiotici porta alla resistenza dei microorganismi agli antibiotici stessi e quindi alla loro inefficacia (qui per approfondimenti). In sintesi, un utilizzo eccessivo o un mal utilizzo degli antibiotici, seleziona i ceppi batterici resistenti esponendoci al rischio di non avere più armi (antibiotici) per contrastare una infezione batterica, non ultime le polmoniti.
NUMERI CERTI PER LA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI
Se prendiamo come esempio il vaccino antinfluenzale, Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) dice: “Ogni giorno, secondo le statistiche, muoiono 800 anziani che si sono vaccinati per l’influenza, ma non c’è alcuna correlazione tra il vaccino e i decessi” (fonte AIFA).
Invece, i morti causati dalla resistenza dei microorganismi agli antibiotici sono molto ben noti e conteggiati. Si tratta di oltre 33 mila decessi in Europa nel 2015 (fonte Epicentro) e di oltre 30 mila negli Stati Uniti (fonte CDC).
La causa di questi decessi è certa e sarebbe anche evitabile in gran parte se si adottassero le seguenti misure:
- tutti i cittadini dovrebbero prendere coscienza di questo pericoloso fenomeno e delle sue conseguenze e quindi non prendere antibiotici che si hanno in casa perché si avvertono sintomi simili a quelli avuti in passato e per i quali è stato prescritto l’antibiotico da parte del medico;
- assumere l’antibiotico solo su prescrizione medica;
- ricordarsi che il nostro organismo è frutto di evoluzione di milioni di anni e con lui il sistema immunitario che ha la funzione di proteggerci dalle infezioni esterne, facciamogli fare il suo lavoro e interveniamo solo in caso di effettivo bisogno, la febbre non è solo un sintomo ma anche un’arma di difesa!
Lo stesso Fleming, nel suo discorso durante la cerimonia di assegnazione del Premio Nobel mise in guardia dall’utilizzo non corretto della penicillina, particolare facendo riferimento all’utilizzo in bassa quantità dell’antibiotico che non debellerebbe il batterio mentre andrebbe a selezionare il ceppo resistente.
“Arriverà il momento in cui la penicillina potrà essere comprata nei negozi. Ci sarà però il rischio che uomini ignoranti, assumendo dosi di antibiotico sub letali per i microbi che stanno cercando di debellare, rendano i microbi stessi resistenti alla cura. Immaginiamo che Mr X abbia mal di gola. Mr X compra e assume penicillina, non in dosi sufficienti per uccidere lo Streptococco, ma abbastanza ad educare il battere a resistere alla penicillina. Mr X infetta sua moglie e successivamente sviluppa una polmonite, dalla quale cerca di curarsi nuovamente con la penicillina. Siccome lo Streptococco è divenuto resistente alla penicillina, il trattamento fallisce e Mr X muore. Chi è dunque responsabile per la sua morte? L’uso negligente della penicillina da parte di Mr X ha cambiato la natura del microbo. Morale: se fate uso di penicillina, usatene la dose appropriata”. Alexander Fleming, Penicillin – Nobel Prize Lecture, December 11, 1945 |
ORIGINAL: “The time may come when penicillin can be bought by anyone in the shops. Then there is the danger that the ignorant man may easily under – dose himself and by exposing his microbes to non-lethal quantities of the drug make them resistant. Here is a hypothetical illustration. Mr. X. has a sore throat. He buys some penicillin and gives himself, not enough to kill the streptococci but enough to educate them to resist penicillin. He then infects his wife. Mrs. X gets pneumonia and is treated with penicillin. As the streptococci are now resistant to penicillin, the treatment fails. Mrs. X dies. Who is primarily responsible for Mrs. X’s death? Why Mr. X whose negligent use of penicillin changed the nature of the microbe. Moral: If you use penicillin, use enough.”
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