La ricerca continua sul fronte dei vaccini e su quello dei farmaci anti-virali. Quali sono le novità e quali i farmaci disponibili?
Mentre sono disponibili sul mercato molti vaccini approvati per uso di emergenza (Emergency Use Authorization, EUA), sono ancora pochissimi i farmaci disponibili o in fase di approvazione. Il primo ad essere approvato per uso di emergenza dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è il molnupiravir, un farmaco antivirale il cui nome commerciale è Lagevrio ed è stato sviluppato dall’azienda farmaceutica Merck.
Come funziona il molnupiravir?
Ne abbiamo parlato su Science4life.it in un articolo ad Ottobre 2021 ma ora ci sono interessanti novità a proposito del suo utilizzo. Il molnupiravir deve essere somministrato ai malati di Covid-19 entro i primi giorni dall’esordio dei sintomi. Lo scopo del farmaco è quello di evitare la replicazione del virus e quindi evitare che il malato venga ricoverato in ospedale e la malattia progredisca in forma grave. La cosa più importante è che può essere assunto a casa dal paziente stesso essendo una pillola per uso orale.
Il trattamento anti-virale è stato autorizzato all’uso di emergenza negli adulti, quindi solo a persone maggiori di 18 anni e non nelle donne incinte. Inoltre, le persone alle quali dovrebbe essere somministrato il molnupiravir, oltre che essere risultati positivi al test contro SARS-CoV-2 e avere sintomi lievi e moderati non dovrebbero essere sottoposti ad ossigenoterapia. Dovrebbero però essere persone ad alto rischio di progressione della malattia, ad esempio persone con altre patologie gravi.
L’ultimo report pubblicato da AIFA, riporta che il farmaco anti-virale della Merck è stato somministrato in Italia dal 13 al 20 Gennaio a 1662 pazienti, principalmente nel Lazio (219 trattamenti), Liguria (207), Piemonte (203), Veneto (186), Toscana (161) e Lombardia (114). Nelle altre regioni italiane le somministrazioni sono sotto il centinaio o del tutto assenti.
Quali sono gli altri farmaci anti-virali disponibili sul mercato?
Il Paxlovid della Pfizer è stato autorizzato per uso emergenziale dalla FDA a Dicembre 2021 e dal 28 Gennaio 2022 anche dall’European Medicines Agency (EMA).
Il Paxlovid è molto simile al Lagevrio (molnupiravir) nella sua azione e anche nei modi della somministrazione. Infatti, deve essere somministrato in forma orale come pillola ed entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi in adulti che non necessitano di ossigenoterapia. Gli studi condotti da Pzifer, hanno indicato un’efficacia del farmaco anti-virale molto alta, con una riduzione del rischio di ricovero del circo il 90% su pazienti infetti dalla variante Delta di SARS-CoV-2 e gli stessi studi di laboratorio danno indicazioni che il farmaco sia attivo anche contro la variante Omicron.
Gli effetti collaterali del Paxlovid riportati dagli studi sono molto lievi, tuttavia, è noto che il principio attivo del farmaco possa interagire con altri farmaci che sono assunti dal paziente, inoltre, a differenza del molnupiravir, il Paxlovid è un antivirale formato da due molecole antivirali combinate insieme, il nirmatrelvir e il ritonavir. Perciò, la Pfizer ha fornito un elenco dei farmaci che il medico che prescriverà il Paxlovid dovrà controllare prima di procedere con l’autorizzazione all’uso del farmaco da parte del paziente.
La prescrizione del farmaco potrà essere fatta anche dal medico di famiglia, tuttavia, si consiglia il consulto con un infettivologo proprio per la possibile interazione con altri farmaci. La prescrizione è riservata a categorie a rischio come diabetici, pazienti con patologie cardio-vascolari, respiratorie, oncologiche e obesi. Le linee guide richiedono che il paziente, su segnalazione del medico di famiglia, venga visitato da un infettivologo di un centro di riferimento che poi consegnerà il farmaco al paziente. Una tale prassi richiederà perciò un certo livello di organizzazione tra medicina di famiglia e ospedale.
L’arrivo del farmaco in Italia è previsto per la prima settimana di Febbraio. La prima fornitura di 11 mila e duecento trattamenti sarà distribuita alle regioni secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell’AIFA. Il contratto con la casa farmaceutica Pfizer prevede una fornitura di 600 mila trattamenti che verranno messi a disposizione gradualmente nei prossimi mesi.
Ecco un breve video pubblicato pochi giorni fa su La Rebubblica, che mostra come funziona il Paxlovid.